Di pagina in pagina, viene fuori un racconto al femminile che pone l’attenzione sull’uomo in casa, ma Silvio non è di quelli imbranati e poco collaborativi anzi, è più preciso di una domestica, ordinato e presente, forse anche troppo. Oltre a non separarsi mai dalla sua “amica” Ansia. L’ironia è la chiave di lettura e anche una risorsa per destreggiarsi nel rapporto di coppia, dove anche se non è tutto rose e fiori si può trovare la felicità nelle situazioni imperfette e imprevedibili.
La sveglia che suona, le coperte dall’altra parte del letto sono spostate, uno sbadiglio ed è in piedi. Torna verso di me e mi dà un bacio.
Allungo la mano ancora ad occhi chiusi ma la muovo a vuoto nell’aria.
Se n’è già andato.
Si lava il viso, si veste.
Prepara una tazza di orzo. Non beve caffè.
Torna in bagno. Si lava i denti.
S’ipnotizza un po’ davanti al cellulare e poi si sistema per uscire.
Sento il portone che viene aperto e poi chiuso.
Io sono ancora beatamente nel mondo dei sogni.
Stringo il cuscino.
Tiro le ginocchia al petto e dormo ancora un po’.
Finché la sveglia non suona anche per me.
Lentamente, molto lentamente apro gli occhi, mi rendo conto di essere al mondo e mi alzo.
Direzione bagno. Poi, cucina.
Sul tavolo ci sono i biscotti, la tovaglietta per la colazione e un biglietto “Buona giornata, amore!”
Chi è?
Il mio compagno di vita.
Vedete come sa essere dolce.
Sembra così premuroso e in effetti lo è.
Non fa rumore al risveglio.
È preciso. Anche troppo.
È gentile. Finché non si arrabbia.
È affettuoso, sì lo ammetto più di me.
Ha gli occhi celesti. Non porta gli occhiali. Per ora.
Ha… anzi, non ha i capelli. Preferisce rasarli.
Gli piace mangiare ed anche cucinare.
Gli piace andare a pesca.
Gli piace stare sul divano a vedere la tv insieme.
Odia i ritardatari.
Odia i confusionari.
Odia e ama di sicuro tante cose di me.
Chi sono io?
La sua compagna di vita.
Penso che questa sia una definizione adatta per noi.
Dopo che stiamo insieme da sette anni dei quali tre di convivenza…
Perché non ci sposiamo?
Volete già sapere troppe cose… vedremo. Magari se questo librò avrà un seguito potrei scriverne uno sul matrimonio.
Ma poi, nella quotidianità ci sarà mica differenza?
Per ora posso raccontarvi solo di questo di cui sto facendo esperienza: la convivenza.
Giorno per giorno la alimentiamo, ce ne prendiamo cura, a volte ce ne scordiamo ma poi ci rimettiamo ancora più energia e coraggio.
Ho scritto la prima pagina e non era male.
Ne ho scritta un’altra e mi ha preso la mano.
È stato divertente.
Mi ha fatto sorridere e sdrammatizzare.
Ho scoperto nuove parti di me come donna e come scrittrice.
Mi si conosce come giallista ma per scrivere di misteri e cadaveri bisogna saper apprezzare la vita. Per cui il passaggio ad una scrittura più leggera e vivace alla fine non è stato affatto difficile per me.
Se siete in cerca di un libro che vi faccia compagnia con spensieratezza leggete questo.
Se siete donne o uomini conviventi, questo libro fa per voi.
Se amate i pregi e i difetti di chi avete accanto, tra queste pagine troverete anche un po’ della vostra storia.
Allora iniziamo, vi do il benvenuto tra le mura di casa mia!
