Scrivere è per me un’esigenza, ogni libro pubblicato è nato dal bisogno di dare sfogo a un’energia creativa o bisogno di raccontare.
C’è sempre stato un luogo, un episodio della quotidianità o una curiosità a spingermi a dare forma a una storia.
Non nascondo di aver vissuto anche lunghi periodi senza scrivere.
Ho imparato, col tempo, ad accettare anche questo. Ad accettare che per me la scrittura non può essere un’imposizione.
Dò valore a tutti quei momenti nei quali anche se non scrivo assorbo quanto mi arriva dalle persone, dalla quotidianità: non sto scrivendo ma sto alimentando quel bacino al quale attingerò quando sarò davanti alla pagina bianca.
Una sensazione particolare è quella di quando l’idea arriva eppure non riesci a metterti all’opera. Quando non cedi a quella storia che ti arriva. Proprio così, una storia ci arriva ma forse non siamo sempre pronti a immergerci in essa e a darle forma con la scrittura.
Mi è capitato qualche mese fa e un amico scrittore mi ha detto: non puoi ignorarla, ma solo scriverla. Accoglila!
Ha ragione, una storia che ci arriva è un dono e se abbiamo la capacità di scriverla non possiamo tirarci indietro. Tra migliaia di idee e possibilità è arrivata, scriviamola!
Giusto quindi anche attendere, nei momenti di blocco. Non smettere mai però di essere ricettivi. Ricettivi verso gli altri, le storie degli altri, i posti nei quali passeggiamo, viaggiamo o ci fermiamo. La creatività ha bisogno di stimoli, di pazienza, ascolto.
Ascolto anche verso noi stessi.
Se è vero che il mondo che ci circonda è pieno di storie da poter raccontare e di ispirazione da prendere, è vero anche che dentro di noi custodiamo un mondo infinito al quale attingere: le nostre emozioni, paure, dolori, speranze. Il più delle volte le storie che ci arrivano hanno un legame indissolubile con quanto abbiamo vissuto e provato.
Tutto quello di cui siamo consapevoli ma anche ciò di cui non abbiamo coscienza, sepolto nel nostro inconscio. Forse, non importa poi tanto da dove arrivi una storia ma di certo non possiamo ignorarla. Scriviamola, anche solo per noi stessi! Scrivere sarà l’occasione per un viaggio in compagnia dei personaggi che insieme alla vicenda arriveranno a noi.
Di sicuro una storia non arriva per caso.