Equinozio di primavera è il secondo romanzo di Irene Rando, è un viaggio nel vero senso della parola, è un’immersione nelle acque dell’anima più pura dei suoi protagonisti.
L’autrice ci riporta in America, tra le strade e i grattaceli di New York fino all’Oregon dove si sofferma per gran parte del racconto prediligendo le ambientazioni tipiche del posto e dove si dispiegano le vicende che vedono tre di quattro fratelli e una ragazza protagonisti di un viaggio on the road. David, Chris, Caleb e Liam sono molto diversi tra loro ma si completano e si sostengono. Sono uniti anche nel voler essere indipendenti dalla loro famiglia agiata, dal padre che avrebbe voluto per loro un futuro al suo fianco nello studio legale. Ma solo David lo ha seguito.
Gli altri coltivano la passione per la musica formando una band musicale. E’ proprio per questo inizia il loro viaggio, in vista dei concerti e Liam, viene raggiunto da una sua amica. Liam è il protagonista, un personaggio sfaccettato e da conoscere pagina dopo pagina. L’autrice affida a lui la voce narrante dal primo capitolo e da subito ci conduce nella sua vita presente e passata. Liam è affetto da diabete fin da ragazzo, racconta della sua malattia e di come ha imparato a gestirla nel tempo e a conviverci, racconta però anche dei momenti più difficili. Il viaggio nell’Oregon, visto attraverso i suoi occhi è un viaggio di speranza. Speranza intesa non come guardare al futuro ma come fiducia nel presente. Liam vive ogni attimo come meglio può, il contatto con la natura lo aiuta in questo, la vegetazione, le cascate, le acque nelle quali si tuffa, la tenda in cui dorme sono tutti spazi con i quali scambia energia. Ad affiancarlo c’è Alex una giovane avvocatessa con la quale ha stretto una profonda amicizia e che lo seguirà in questi posti unici. I capitoli in cui Liam si racconta sono alternati a quelli nei quali è Alex a farlo, un gioco di punti di vista, a mio parere, allettante e coinvolgente per chi legge.
Prima che Alex riparta accade qualcosa a Liam che rischierà di compromettere il loro rapporto.
Quella che poteva non essere solo un’amicizia avrà davvero un futuro?
Liam ergerà un muro ma fino a quando?
Queste ed altre le domande che il lettore è portato a farsi, in un crescendo di concitazione per avvenimenti improvvisi che sembreranno rimettere tutto in gioco.
L’autrice, in questo romanzo, conferma la capacità di costruire personaggi che abbiamo davvero qualcosa da dire, portatori di un messaggio e vicini alla realtà, per questo il lettore può sentire con loro una certa familiarità.
E poi il legame con la realtà americana permette ancora di più di evadere, forse ultimamente sto apprezzando libri con ambientazioni diverse da quella in cui vivo per una personale esigenza di essere altrove almeno con la mente, in posti da scoprire. Ed Irene con
Equinozio di primavera ci è riuscita.
Equinozio di primavera è disponibile negli store online
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