“Il buon lettore è come un viaggiatore curioso: ogni libro scelto rappresenta l'inizio di un viaggio dove poter esplorare nuovi mondi e arricchire la propria mente.” (E. Breda)
Questa citazione è perfetta per iniziare a raccontarvi di un progetto che ho scoperto sul Web da qualche giorno. Sapete che tutto ciò che ruota intorno ai libri coglie la mia attenzione e quando si tratta di qualcosa di non convenzionale ancora di più e desidero condividerlo con voi. È il caso di
Soccorso letterario, ideato e portato avanti da Antonio Castagnola. Un papà di Cesenatico che considerando le capacità di empatia e connessione che si generano attraverso i libri ha avvicinato i suoi tre figli alla lettura e poi, proprio in un momento delicato come il 2020, ha pensato ad un modo per non far restare senza libri i suoi concittadini.
Antonio è un esempio di intraprendenza che merita di essere conosciuto meglio tanto che ho pensato di intervistarlo per il mio Blog. Ecco a voi cosa mi ha raccontato!
Quando e come ti sei avvicinato ai libri? Non mi ritengo un lettore. Piuttosto, sono sempre stato un lettore da letto, cioè amavo leggere quando andavo a letto. Forse perché la lettura si conciliava col sonno. Al fantastico mondo dei libri, mi sono avvicinato grazie ai miei figli. Da piccoli leggevo loro favole. Crescendo, si sono un tantino allontanati dai libri. Pensavo a qualche strategia, per riavvicinarli, anche sotto forma di gioco. E così, cercando di spingere i miei tre ragazzi alla lettura, mi sono innamorato, non tanto del mondo dei libri, ma del fatto che era bello creare empatia verso la lettura. Non so come spiegarlo. Nel febbraio 2020 ho dato vita a Soccorso Letterario: un progetto che rispondeva alla mia esigenza di portare me e i libri in giro per la città senza gravare sulle tasche dei lettori.
Com'è nata l'idea dell'iniziativa Un libro in viaggio? L’idea l’ho semplicemente copiata e adattata al mio progetto da una pagina a cui partecipavo: libri itineranti. E’ nata da una mia richiesta di intervistare una scrittrice, Roberta Mezzabarba, conosciuta per caso sul web. Dopo l’intervista, le sue colleghe di penna, hanno gradito l’iniziativa. E così insieme, io e Roberta, abbiamo pensato di organizzare interviste a scrittori. Gli scrittori, donavano a
Soccorso Letterario il loro libro e, su nostra richiesta, due quadernini che accompagnavano il libro durante il viaggio. Viaggio che prevedeva dieci tappe di lettori. Sui quadernini, iniziati dagli stessi scrittori, i lettori recensivano il libro e raccontavano delle loro vite. L’idea è stata gradita, tant’è che gli scrittori continuano a prenotarsi. Abbiamo scrittori fino alla fine di aprile. Poi andiamo in pausa per riprendere a settembre. Ci sono tante altre iniziative che ho realizzato: ho comprato un distributore di palline, quelli che si vedono nelle sale giochi. Riempio le palline di estratti di libri. E porto il tutto presso un esercente a cui dono i gettoni. L’esercente darà il gettone ai suoi clienti per prendere una pallina. Tutto gratuitamente. Ho così realizzato due casette di libri sul mio territorio. Ho creato anche vari concorsi, con premi finali.
Cosa desideri comunicare con Soccorso Letterario? Sono convinto che nella vita basta davvero poco per portare un sorriso. E io lo faccio con la mia Ape Letteraria. Il progetto in sé è semplice e fantastico. Si pone come obiettivo di promuovere l’amore per i libri, soprattutto di scrittori esordienti. L’emozione ogni settimana di conoscere persone nuove, ricche di idee innovative, da città diverse. Abbiamo intervistato una scrittrice da Londra.
In quali zone ti sposti e con quali mezzi?Attualmente mi sposto con l’Ape Letteraria. Nel 2020 ho comprato un’ape usata e l’ho adattata con i colori dell’ambulanza, rosso e bianco, allineandola con il nome del progetto. Purtroppo il mezzo, non mi da la possibilità di spostarmi oltre il mio comune. Durante l’estate, parcheggio l’Ape, e mi sposto con la barca letteraria, lungo il litorale marino di Cesenatico. A bordo della mia barca letteraria, intervisto scrittori del territorio. Come si può aderire al tuo progetto? Semplicemente, sbirciando la pagina di
Soccorso Letterario, si sceglie il libro che più piace, comunicando il titolo. Dopo qualche giorno, il libro arriverà a casa. Al termine della lettura, si contatta
Soccorso Letterario che provvederà al ritiro. Il tutto gratuitamente. Se invece si tratta di scrittori, esordienti o meno, basta contattare
Soccorso Letterario per un’intervista. E’ bello scoprire che ci sono tanti scrittori esordienti!
Quali riscontri stai avendo? Fortunatamente il progetto si sta allargando. A volte ricevo telefonate dalla Sicilia, con richieste di libri o anche con richieste di scrittori esordenti che vogliono essere intervistati. Queste di sicuro sono le gratificazioni più belle. Mi piacerebbe tanto che la mia Ape viaggiasse vuota, cioè che tutti i libri siano in viaggio verso lettori. Questo è il mio desiderio!
Quali i propositi per il futuro? Ci sono tre grandi propositi: quello di riuscire a comprare un mezzo di trasporto più grande per riuscire ad arrivare sulle colline del territorio, di andare nelle scuole con la mia ape e permettere ai bambini di fare il “prestito librario” e di realizzare “I burattini di Soccorso Letterario” per avvicinarli al mondo della lettura.
Sono sicura che anche a voi sarà venuta voglia di aderire al Progetto, certa che vi siete immaginati Antonio con la sua Ape e tutti i libri che porta in una bella zona del nostro Paese. Ringrazio Antonio per la disponibilità e vi ricordo la pagina Facebook
https://www.facebook.com/Soccorso-Letterario-109066584113452