Un libro è un amico che finge di essere silenzio ma ti parla e racconta il mondo.
Ti dà consigli sul tuo mondo e coraggio al tuo non avere voce.
La biblioteca dei giusti consigli di Nisha Adams è stato questo per me. Come una copertina che potesse proteggermi da me stessa e dai pensieri bloccati in settimane di umore basso, questo romanzo mi ha alleviato il peso delle giornate.
E’ un libro sull’Amicizia, sull’Amore e sui quello che i libri possono fare.
Pensate che la protagonista, la giovane Aleisha non ama leggere eppure il lavoro che rimedia per l’estate è proprio in una biblioteca. Per far passare il tempo sfoglia dei libri e in uno trova una lista: sono indicati i titoli di otto libri. E poi c’è Mukesh, un signore alla disperata ricerca di un contatto con la nipotina topo di biblioteca e vedovo di sua moglie che era una accanita lettrice. Lui invece, non si era mai troppo interessato alle sue letture. Così decide di iniziare a frequentare la biblioteca e chiede a Aleisha di dargli dei consigli.
Lei che personalmente non sparebbe proprio come aiutarlo, pensa di fare riferimento ala lista consigliandogli il primo titolo Il buio oltre la siepe.
Anche lei però inizia a leggerlo, così anche gli altri e la stessa cosa farà Mukesh.
I due instaurano un rapporto che si basa sullo scambiarsi considerazioni in merito a quegli stessi libri letti. Si crea così un profondo legame perché si conoscono attraverso questi dialoghi. Parlano dei libri ma in realtò raccontano se stessi.
La stessa Aleisha si accorgerà che ogni storia è capace di trasportarla lontano e di mostrarle il lato migliore della realtà: Il buio oltre la siepe la invita a guardare il mondo con occhi diversi; Orgoglio e pregiudizio le insegna che esiste la persona giusta per ognuno di noi, mentre Piccole donne le fa scoprire la forza della gentilezza e della solidarietà.
Entrambi sperimentano il potere terapeutico della letteratura, che li avvicina e cura l’anima. Anche quando accadrà un fatto inaspettato che sembrerà allontanare dai libri Aleisha profondamente ferita, sarà proprio l’unione delle persone in nome dei libri a darle sollievo. E la lista? Non sono soltanto loro due a trovarla ma anche altri personaggi… perché? Chi l’ha scritta? Non si può che leggere fino alla fino godendosi ogni pagina per scoprirlo.
Considero la lista un escamotage letterario che l’autrice ha saputo ben usare, poiché tiene uniti i personaggi, la trama e lo stesso lettore attento alla lettura e in stretta connessione col personaggio più affine. La biblioteca dei giusti consigli è stata un vero e proprio specchio per me, ho ritrovato sensazioni vissute anche da me, si sono incontrate la me bambina e adulta. Ecco perché penso mi sia così tanto piaciuto. Mi ha fatto pensare a come anche per me i libri sono un mezzo per conoscere persone un mondo speciale dentro.
Alle mie compagne del Gruppo di lettura e a me è accaduto proprio questo! Come Alaisha e Mukesh abbiamo imparato a conoscerci tramite i nostri commenti ai libri. E proprio questo libro è il nostro libro di questo mese!
Ciò che ho apprezzato di più sono i momenti nei quali Mukesh e Aleisha nella vita reale credevano di vedere i personaggi dei libri, erano influenzati da loro. Ad esempio quando pensavano alla saggezza di Atticus di Il buoi oltre la siepe se dovevano prendere una decisione, oppure alla sorelle di Piccole donne con caratteri simili a quelli delle figlie di Mukesh. A noi lettori accade spesso ed è stato bello ritrovare questa esperienza anche in un libro! Complimenti all’autrice che con questo romanzo ha segnato un esordio letterario di successo, basando la sua scrittura sulla magia universale delle storie che sanno come farci ritrovare la speranza e la fiducia in noi stessi. E creano potenti connessioni che vanno ben oltre la parola scritta.