I miei salvavita

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“Un libro ti salva, sempre”. È una frase che mi appartiene e mi ripeto spesso.
Aveto pensato di scrivere un post dedicato ai libri che mi hanno salvata, poi però davanti alla pagina bianca mi sono resa conto che in realtà non dovrei ringraziare solo loro. Ci sono state anche altre cose che mi hanno aiutata in momenti difficili. Cominciamo intanto proprio dai libri.
Per una bambina fantasiosa che si esprimeva con il disegno prima di ogni altro modo e un’adolescente che continuava a sognare una realtà diversa da quella nella quale viveva, i libri sono stati un eccellente mezzo di evasione dai gialli di Agatha Christie a quelli di Simenon fino a G. Faletti. Nei gialli trovavo domande e risposte al bene e al male che vive negli esseri umani, nei gialli era come essere su una scacchiera che smuoveva le mie “cellule grigie”. Ma non solo gialli, nell’adolescenza ricordo con attaccamento le opere di Pirandello, “La Nausea” di Sartre e “Delitto e castigo” di Dostoevskij, libri che in me hanno lasciato il segno ed hanno aperto nuovi orizzonti. Oggi i libri che mi salvano sono, soprattutto ultimamente, quelli che lascio mi arrivino per caso. Mi ripeto un’altra considerazione: “Certi libri arrivano per essere letti in quel momento e non in un altro, per farti compagnia nel momento nel quale vivi quella specifica situazione”.
I cartoni animati.
I cartoni mi hanno salvata anch’essi alimentando la mia fantasia in fuga, verso mondi per noi degli anni ’90 fatti di colori, eroi ed eroine pronte al sacrificio e ad avere coraggio sulla scia dei valori dei mitici cartoni giapponesi. Questi cartoni sono stati d’insegnamento per generazioni comunicando che nulla è impossibile se ci credi.
Lo studio. Sono sempre andata bene a scuola, mi piaceva studiare e nello studio concentravo tante energie. Mi piaceva soprattutto scrivere. La scrittura e lo studio mi hanno salvata tante, forse troppe volte.
Mi ha salvata la Filosofia e il prof. chi me l’ha fatta apprezzare, vivere. La filosofia non solo mi ha salvata ma mi ha proprio migliorato la vita. E un’adolescente penso non possa farne a meno, è una risorsa immensa. Così come l’Arte, che sia stata una mostra, una Cattedrale, un quadro. L’arte mi ha salvata.
Partire mi ha salvata. Mi ha salvata partire per l’università perché solo lontano da casa si cresce e ci si conosce davvero. Mi ha salvata partire per l’Inghilterra dopo la laurea. Una fuga in realtà la mia e di fughe anche meno lontane ne ho fatte davvero tante. Le fughe mi hanno ridato aria, ispirazione, lacrime, paure e sorprese. Per anni la valigia è stato il mio simbolo insieme a un libro.
Ma mi ha salvata anche tornare. I ritorni in certi luoghi per comprendere che appartenevano ormai al passato, i ritorni nella città del cuore Roma che invece hanno avuto e avranno senso sempre, il ritorno a casa che mi ha fatto riprendere contatto con le mie radici, con chi sono.
Il coraggio. Il coraggio mi ha salvata quando mi sono scoperta coraggiosa, più di quanto avessi pensato nella mia vita prima di allora. Anche se in realtà di azioni coraggiose ne avevo già fatte. Si è coraggiosi in modo diverso nelle varie età che si vivono, l’importante è afferrarlo il coraggio. Non è facile, non è scontato. Ci vuole coraggio per farsi salvare dal coraggio.
La corsa mi ha salvata quando ero un turbine di sensazioni, di luci e ombre, quando non sapevo dove sarei finita né dove stare. Quella fatica nelle gambe era tosta, ma mi ha salvata.
E mi ha salvata il mare, conosciuto mentre correvo, l’unico al quale guardare senza timore e sottofondo di colori e rumori per giornate di anni.
Gli angeli custodi mi hanno salvata, quelle persone mandate da Qualcuno al momento giusto per riacchiapparmi al volo. Le più di passaggio nella mia vita e forse per questo del loro abbraccio ho ancora i segni.
E poi i dolci, sono come i libri, ma soddisfano più velocemente. I dolci di mamma mi hanno salvata, quelli appena sfornati e quelli avvolti e dati tra le mani amorevolmente prima di uscire di casa.
Mi sa che ce ne sarebbero ancora altre di cose che mi hanno salvata, questi sono di sicuro le più care e chissà che in futuro non ne scopra altri di salvavita.

1 Comment

  1. Antonella ha detto:

    Tesoro direi che ti sei salvata perché hai sempre guardato oltre. Questo tuo scritto è così pieno di te che mi sembra di averti qui e abbracciarti. Il coraggio non è per tutti. Affrontare la vita come hai fatto tu fa di te la bella persona che sei.

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