IMPREVEDIBILI EFFETTI DELLA CONVIVENZA: com’è nata la copertina

Si, la forma è tutto. È il segreto della vita. (Oscar Wilde)

A quanti di voi sarà capitato di fare un giro in libreria o in un mercatino ed essere attirati dalla copertina di un libro? Di sicuro alla maggioranza, almeno quando non hai già l’intenzione di andare per acquistare un determinato libro.
A me spesso insieme alla copertina è il titolo a incuriosirmi. E quando ho dovuto scegliere quella per il mio ultimo romanzo Imprevedibili effetti della convivenza?
Vi racconto com’è andata. Con questo nuovo romanzo mi sono avventurata in un genere a me nuovo e quindi ho iniziato a porre l’attenzione nei mesi precedenti alle copertine dei libri appartenenti a questo genere: erano colorate, con prevalenza ci dolori pastello oppure dai colori più forti come il rosso, il nero e il grigio nel caso dei romanzi erotici. La mia idea era che la copertina fosse simpatica e raccontasse al lettore essa stessa già la storia. Ho pensato quindi potesse avere i protagonisti ma una foto non mi convinceva affatto.
Sapevo di poter contare sulla bravura del mio grafico di fiducia, Stefano, che già contribuisce al sito e aveva lavorato alla copertina di Dentro il bianco. Lui avrebbe saputo leggermi nel pensiero meglio di me, ne ero certa. Così è stato.
Il disegno di Silvio e me è davvero vicino alla realtà, nelle espressioni, nelle pose, nei colori. Dettagli che chi ci conosce scova subito. Lo sfondo dell’ambiente casalingo rende la scena una vera e propria piccola narrazione che anticipa al lettore dove finirà se si addentrerà tra le pagine. E’ proprio un invito ad accedere a casa nostra.
Dopo qualche giorno dal nostro scambio di idee, Stefano mi aveva mandato tre proposte, mi sono confrontata anche con Silvio e anche con una coppia di amici. E’ stato molto utile perché anche alla proposta da noi scelta abbiamo poi apportato qualche modifica alla luce della loro reazione e dei loro consigli.
Anche la copertina, com’era stato per il testo, stava prendendo forma.

Nella creatività, sto imparando nel tempo, è importante il confronto. Non serve tenersi le idee per se ma il confronto è essenziale. Gli altri, scegliendo persone fidate, sincere e dotate di spirito di osservazione, possono davvero farci vedere qualcosa che è davanti agli occhi ma non vediamo. Possono farci notare che guardare da un’altra prospettiva non significa allontanarsi da quell’idea a noi tanto cara e idealmente perfetta ma accogliere lo sguardo dell’altro come una risorsa. Come un’occasione per imparare quanto è importante tenere conto di questo.
Anche con Imprevedibili effetti della convivenza è stato così e dato il riscontro positivo, i complimenti per la copertina direi che ho fatto bene. Ringrazio di nuovo Stefano Ciardi per la cura e la professionalità che ha messo nel realizzarla ed invito voi lettori a condividere con me foto con la vostra copia di Imprevedibili effetti della convivenza!