Siamo abituati a immaginare i libri nella loro forma più classica, alle loro pagine, alla copertina, alla rilegatura.
Come ogni oggetto però, anche i libri custodiscono un potenziale altro e basta che qualcuno gli faccia prendere forma.
Ad Ortona, in provincia di Chieti vi è
Lace and flowers, un laboratorio creativo che è un mondo da scoprire e in cui sognare.
In questi giorni in vetrina è comparso un nuovo oggetto: una lampada.
Cosa ha attirato la mia attenzione? Cosa c’entrano i libri?
Questa lampada è stata realizzata a mano riciclando due libri. Antonella, che l'ha pensata e creata, mi ha raccontato che l’idea è nata partecipando ad un contest su un sito dedicato alla creatività e ha potuto seguire le indicazioni di un tutorial.
Al di là della tecnica ha poi messo tutto di suo: il concetto, il messaggio e i materiali. Antonella si è basata sull’intento del riciclo creativo, per lei ogni cosa una volta che ha svolto la sua funzione non è assolutamente da buttare ma può svolgerne un’altra nuova.
E lei con le sue mani dà questa possibilità a tanti oggetti, credetemi.
Nel caso della lampada che mi ha affascinata, ha scelto il libro, oggetto a lei molto caro.
Il libro è uno scrigno, un custode di parole e sensazioni- mi spiega- una volta che lo abbiamo letto resta sul ripiano di una libreria, fermo a condividere lo spazio con altri libri. Tra l’altro spesso diversi: romanzi, manuali e scolastici. Quale funzione possono ancora avere? Lei ne ha fatto le componenti di questa speciale lampada che una volta realizzata potrebbe andare a creare atmosfera, a illuminare una parte di una casa, una zona oscura un po’ dimenticata di una abitazione o della nostra mente. Luce e ricordo possono costituire un bel binomio.
La lampada è composta da due libri completamente diversi: un testo di riflessologia plantare e un romanzo di Milan Kundera. Nel dare forma a una lampada possono parlarsi, scontrarsi, odiarsi, amarsi. Dall’unione della loro diversità ne nasce un terzo oggetto pieno di valore, potenzialità e utilità.
Nel dettaglio scopriamo inoltre, che Antonella ha ricoperto le copertine con pizzi e nastri rispondendo al proposito di rivestire il libro in maniera diversa e, per tenerli insieme, ha usato un laccio.
Resteranno uniti per sempre – conclude- una coppia strana che dà forma a un tutt’uno, a qualcosa di bello adornato da fiori simbolo di rinascita.
Potete anche voi scoprire questa lampada e altre creazioni, opere di Antonella e della sua amica e collega Clorinda, non fermatevi alla vetrina, entrate e concedetevi qualche minuto in uno spazio speciale. Vi invito a visitare la loro pagina Fb
https://www.facebook.com/Lace-and-flowers-404350599906401 e conoscerle di persona se passate a Ortona.